Casa > Notizia > Le autorità giapponesi mirano alla pirateria dei videogiochi con il primo arresto Modder

Le autorità giapponesi mirano alla pirateria dei videogiochi con il primo arresto Modder

Autore:Kristen Aggiornamento:Feb 23,2025

Le autorità giapponesi hanno fatto un arresto storico, arrestando un uomo di 58 anni per aver presumibilmente modificato le console Nintendo Switch per giocare a giochi piratati. Questo segna la prima volta che qualcuno è stato arrestato in Giappone per questa specifica offesa di modifica dell'hardware, evidenziando una nuova fase della lotta contro la pirateria dei videogiochi.

Secondo NTV News, l'individuo è stato preso in custodia il 15 gennaio, affrontando le accuse ai sensi della legge sul marchio. Secondo quanto riferito, il sospetto ha modificato le console di switch usate mediante saldatura componenti modificati sui circuiti, consentendo l'esecuzione di copie di gioco non autorizzate. Ogni console modificata, precaricata con 27 titoli piratati, è stata venduta per ¥ 28.000 (circa $ 180).

L'imputato ha confessato le accuse e le forze dell'ordine stanno attualmente studiando potenziali ulteriori infrazioni.

Nintendo e altri editori di giochi hanno lottato a lungo con la pirateria. Un esempio notevole è la richiesta di abbattimento di Nintendo 2024 che mira a 8.500 copie dell'emulatore switch Yuzu, a seguito dell'arresto dell'emulatore due mesi prima. La loro causa iniziale contro il creatore, Tropic Haze, ha messo in evidenza gli sbalorditivi download pre-release di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom , rilasciato nel 2023.

L'azione legale contro la pirateria sta aumentando. I casi passati di successo includono azioni legali contro RomUniverse, che hanno causato danni da $ 2,1 milioni a Nintendo nel 2021 e oltre $ 12 milioni nel 2018. Queste azioni si sono anche estese a bloccare l'emulatore di Dolphin Gamecube e Wii dalla piattaforma Steam.

Di recente, un avvocato di brevetto Nintendo ha fatto luce sulla strategia anti-pirateria dell'azienda, sottolineando il legame tra proliferazione dell'emulatore e pirateria del software. Koji Nishiura, vicedirettore della divisione di proprietà intellettuale di Nintendo, ha dichiarato che mentre gli emulatori stessi non sono intrinsecamente illegali, il loro utilizzo può portare a violazioni legali.